Quadra opera dal 2003 come provider privato ADR (Alternative Dispute Resolution)
per la gestione e mediazione delle controversie e dei conflitti civili e commerciali
Quadra amministra procedure di mediazione, arbitrato ed expertise
e promuove la diffusione della cultura ADR svolgendo formazione di alto livello
25-6-2015
I dati raccolti dall’inizio dell’era ‘decreto 28/2010’ – quando cioè nel marzo 2011 è entrata in vigore in Italia una normativa organica incentivante la mediazione – danno modo di poter disporre di statistiche interessanti.
Quadra ha nel complesso, da allora, gestito 344 casi, di cui il 30,23% (104 casi) sono poi sfociati in mediazioni effettivamente tenute.
Il dato è in linea sia con quelli registrati tradizionalmente a livello internazionale che con quello (30,98% ) fornito dalle statistiche ministeriali (aggiornate al 31-12-14) a livello nazionale (al netto dai dati forniti da Inframedia, organismo operante presso le sedi CEPU, che dichiara da inizio 2014 un input monstre nel campo delle assicurazioni - ma risultati risibili in termini di output - e che è stato definito outlier – cioè fuori dal gioco ai fini statistici).
Interessante l’andamento per anno del numero delle domande ricevute: dai 19 casi del 2011 vi è stato un balzo a 120 nel 2012; per tornare a 33 nel 2013 (l’annus horribilis dello stop dato dalla corte costituzionale alla mediazione obbligatoria), per tornare a 116 nel 2014. I dati del primo quadrimestre 2015 danno sull’anno una proiezione a 168: quindi si può dire che oggi si è tornati sui livelli del boom iniziale, con prospettive ancor più rosee.
Si consideri che in Italia il numero delle domande depositate cresce sia in termini assoluti (dalle 41'600 ca. del 2013 alle quasi 180'000 del 2014) che relativi, cioè a raffronto con le domande presentate in sede giudiziaria, almeno per le materie c.d. obbligatorie (queste erano nel 2013 poco meno di 230'000 e nel 2014 poco più di 195'000).
Il valore medio storico dei casi gestiti a Quadra risulta essere pari a € 127'174 (però € 140'251 nel 2014 e € 171'848 nel primo quadrimestre 2015): ovviamente è un dato approssimativo, considerata la nota difficoltà di quantificare in termini monetari un conflitto.
Quel che non è tanto roseo, almeno per i conti di Quadra, è l’andamento degli incassi per i servizi resi. Incluso il compenso per il mediatore, ogni procedura gestita (comprese quelle non sfociate in mediazione) ha mediamente generato poco più di € 300. Se si considerano invece solo le mediazioni effettivamente fatte, il compenso complessivo per singolo caso (valore medio € 118'000 ca.) è di € 851. La mediazione ‘all’italiana’ è decisamente poco cara per le parti (incidendo – almeno per quanto ci riguarda – se va bene, per poco più dello 0,7% sul valore facciale della lite) e poco redditizia per organismi e mediatori. Per di più i dati evidenziano un trend al ribasso, cioè oggi la mediazione – almeno la nostra - costa meno che nel 2011-12.
Quanto all’esito delle mediazioni effettuate, per noi quel che conta non è tanto il raggiungimento di un accordo, quanto il livello di soddisfazione relativamente al servizio ricevuto e l’utilità dell’intervento del mediatore in termini di empowerment e capacità di recognition. Poiché comunque dobbiamo tener nota a fini statistici ufficiali anche del dato formale, possiamo riportare un tasso di accordi raggiunti in sede di mediazione pari a circa il 52%. A livello nazionale siamo di poco sotto il 47%.