Quadra opera dal 2003 come provider privato ADR (Alternative Dispute Resolution)
per la gestione e mediazione delle controversie e dei conflitti civili e commerciali
Quadra amministra procedure di mediazione, arbitrato ed expertise
e promuove la diffusione della cultura ADR svolgendo formazione di alto livello
22 luglio 2022
Come noto, al Ministero della Giustizia stanno lavorando ai decreti attuati della c.d. Riforma Cartabia.
Abbiamo già scritto in tema di mediazione ed arbitrato in generale. Due note ora sulla mediazione familiare, che è oggetto della lett. o) del comma 23 (art. 1 ovviamente, visto che è l'unico) della legge-delega 206/2021. Questa chiede al Ministero di disciplinare, in conformità alla legge 4/2013, l'attività del mediatore familiare, la sua formazione, le regole deontologiche e le tariffe applicabili.
Il richiamo lascia invero stupiti. La legge 4/2013, infatti, è la normativa di base sugli enti di rappresentanza di professionisti non organizzati in ordini o collegi. Non c'entra nulla con la mediazione mediazione (familiare o meno) e se c'entra lo fa di striscio, nel senso che alcuni di quegli enti in effetti rappresentano gli interessi di mediatori (familiari e non) ma certo non si occupa - come legge - di "formazione, regole deontologiche e tariffe". Sono semmai gli enti che debbono farlo.
Rinvio quindi strampalato. Ma c'è sempre un perchè e nel nostro caso riteniamo di non andar troppo lontani dal vero quando pensionale che si sia voluto surrettiziamente imporre, in via generale, a tutti i mediatori familiari, una normativa tecnica - la UNI-11064 - che presenta aspetti francamente criticabili.
AMT - l'associazione mediatori trasformativi ha fatto pervenire al tavolo degli esperti ministeriali, delle note al proposito. Chi vuole, le può scaricare qui sotto. Da parte nostra le condividiamo in pieno.
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