Quadra opera dal 2003 come provider privato ADR (Alternative Dispute Resolution)
per la gestione e mediazione delle controversie e dei conflitti civili e commerciali
Quadra amministra procedure di mediazione, arbitrato ed expertise
e promuove la diffusione della cultura ADR svolgendo formazione di alto livello
30 maggio 2013
In seno a Quadra è stato elaborato un disegno di legge a riforma della mediazione.
Ecco la versione 1.0 che circolerà a breve.
Dopo discussione, si è ritenuto di mantenere il mercato ristretto che connota l’attuale regime. Io avrei preferito un mercato aperto, in cui l’intermediazione degli organismi non era necessaria, ma dubito che in Italia la cosa sia accettabile …
L’intento di fondo è stato peraltro quello di snellire e liberalizzare il più possibile.
I passaggi chiave:
1) la mediazione intesa come condizione di procedibilità lascia il passo ad un colloquio informativo (snobbarlo, da parte di chi attiva una causa o resiste in causa, costa in termini di sanzione monetaria). Il colloquio è gratuito e reso presso un organismo.
2) gli organismi sono liberi di strutturare il regolamento di procedura come credono, come pure le loro tariffe. In altri termini, via libera alla concorrenza.
3) l’azione del mediatore è espressamente caratterizzata come intervento non direttivo, a supporto delle parti, senza che l’accordo debba esser necessariamente l’obiettivo (via proposta e connotazioni negative legate al ‘fallimento’ della mediazione se accordo non c’è).
4) il mediatore non cala dal cielo ma di regola dev’esser gradito alle parti.
5) Piazza pulita dei requisiti di formazione. Ora ogni organismo è tenuto ad elaborare e pubblicizzare i propri protocolli per la verifica dell’idoneità degli aspiranti mediatori, assumendosi la responsabilità di dichiararne o meno tale idoneità. Si specifica solo che occorrono almeno 3 casi da osservatore e 3 mediazioni con aiuto-pilota.
6) Viene rinforzata la clausola di mediazione convenuta in contratto o statuto. Se le parti si rivolgono al tribunale senza darne corso, il giudice li invita a mediare e li sanziona se non lo fanno.
7) gli incentivi rimangono più o meno quelli già conosciuti.
8) eliminata ogni distinzione fra organismi pubblici e privati.
L’iniziativa è stata attivata come risposta al disegno di legge elaborato da ADR Center (cui peraltro sono stato gentilmente interessato). A mio avviso questo soffre di un’impostazione eccessivamente statalista. Non mancano naturalmente passaggi apprezzabile (ed infatti il testo Quadra ne riprende alcuni punti verbatim, non per plagio, ma come giusto omaggio ad un buon lavoro).
Era un dovere cercare di tener alta la bandiera dell’autodeterminazione (che sono convinto debba caratterizzare non solo l’intervento del mediatore ma anche il relativo quadro normativo).
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